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a Corte di Giustizia Tributaria di Chieti con sentenza depositata il 13/11/2023 e passata in giudicato ha testualmente affermato che i criteri transitori adottati dal Consorzio non sono coerenti con il piano di classifica. Un passo indietro.
Nel 2019 Consorzio e Regione approvano il nuovo piano di classifica che distingue chiaramente tra beneficio potenziale, a carico di tutti i consorziati, e beneficio di esercizio a carico di chi utilizza la rete consortile e l’irrigazione. Tuttavia, una postilla del piano prevede un “periodo transitorio”, che ormai dura da cinque anni, per cui anche chi non utilizza il servizio deve pagare una tariffa piena. Il nostro presidente Gabriele Trovarelli si è dato da fare ed ha seguito insieme all’avv. Francesco Febbo alcuni consorziati che hanno contestato proprio la clausola transitoria che consente al Consorzio di tassare tutti indiscriminatamente. La Corte Tributaria ha dato ragione ai ricorrenti, CON SENTENZA PASSATA IN GIUDICATO, condannando il consorzio al rimborso dei contributi pagati negli ultimi 10 anni per 851 euro e delle spese legali per ulteriori 350 euro. Andiamo avanti perché c’è ancora molto altro da fare, anche in tema di salvaguarda ambientale del territorio e dei corsi d’acqua.


