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l Consorzio chiarisce che lo scambio di numeri su un atto decisivo, l’approvazione del bilancio di previsione con cifre sbagliate, è un errore umano, ma non è questo il problema, perché noi ci riferiamo ad altro.
Tre anni fa, con costi in salita ed un “deficit determinato in maniera preponderante dai mancati introiti… [del] comune di Chieti e l’ACA”, il Commissario Battaglia era alla ricerca di ben 3,3 milioni di euro per far quadrare il bilancio.
Accadde che questo recupero fu fatto su quei consorziati gravati da aumenti del 140% delle loro bollette e costretti a pagare fino a 300 euro per ettaro.
Nessun aumento invece per ACA, Comune di Chieti e depurazione. Interviene il TAR che annulla tutto.
Passano tre anni, nei quali nonostante il pronunciamento del TAR, i Commissari di turno continuano imperterriti sulla loro strada a farci pagare cifre folli, ma finalmente a febbraio gli agricoltori vanno al potere.
E che fanno i consiglieri eletti? Utilizzano un bilancio di previsione predisposto dal Direttore Tenaglia nel dicembre 2023 per la Commissaria Valenza, cambiano due cifre e ci regalano uno sconto di appena 350.000 euro che equivale a € 17,50 per ettaro.
All’ACA invece hanno fatto un super sconto: per il 2024 i “nuovi amministratori” contro i 1.775.722,70 euro del 2023 la tassano solo con 826.000 euro. E allora chi paga la differenza che il Consorzio non incassa, di quasi un milione di euro?
I Consorziati, quelli agricoli con lo sconto di 17 euro, gli altri a tariffa piena. Ma non è finita qui.
Si ricorre ad uno dei “cavalli di Battaglia” per sostenere l’ineludibilità degli aumenti: il costo dell’energia elettrica.
Peccato però che i costi – che loro stessi prevedono di sostenere – sono di molto inferiori e risulta documentalmente non solo che la spesa per l’energia diminuirà nel 2024 del 30%, ma che negli ultimi due anni ci hanno fatto pagare ben 1.300.000 euro in più di quanto non abbiano speso: stiamo parlando di minori costi di 2 milioni di euro a fronte dei quali ci regalano 350.000 euro.
Lo sconto, in realtà, è una totale presa in giro, come i finti saldi di fine stagione: ti carico di somme non dovute ma ti faccio lo sconto.
Il capitolo energia elettrica, sbandierato ancor oggi come la causa di tutti i mali del Consorzio, non gli ha impedito però di trasferire a privati per trent’anni le tre centraline di produzione di energia idroelettrica oltre una quarta da realizzare, tema questo che merita un approfondimento al quale rimandiamo la lettura.
Tornando alle somme non dovute ce ne sono due che da sole valgono ben 851.000 euro che sommati ai costi dell’energia indebitamente caricati portano i maggiori oneri per il comparto idrico di 2.851.000 euro a fronte dei quali Consorzio ci restituisce 350.000.
Al punto in cui siamo le chiacchiere stanno a zero ed abbiamo incaricato un pool legale per la migliore difesa possibile dei nostri interessi.
Con un piccolo sacrificio (donazione) prepariamoci a difenderci nelle sedi opportune qualora gli “errori umani” non scompaiano dalla contribuenza idrica 2024.
Vi mettiamo in allegato il comunicato apparso privo di firma sulla bacheca del Consorzio, che si commenta da solo!
