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uongiorno a tutti, la nostra azione come Comitato Bonifica Sostenibile è stata diretta a:

  1. Informare i consorziati;
  2. Contrastare giudizialmente i provvedimenti ritenuti illegittimi;
  3. Manifestare pubblicamente il dissenso alle politiche fiscali del consorzio;
  4. Cercare comunque con gli organi responsabili soluzioni pratiche ai vari problemi sul tappeto.

Abbiamo ottenuto alcuni risultati molto importanti, a cominciare dal fatto che per la prima volta negli ultimi sette anni il Consorzio ha determinato la contribuenza 2024 rendendo espliciti in bilancio i criteri di riparto delle spese tra i vari centri di costo. È un primo passo, che è costato molti soldi ai consorziati che si sono fatti carico delle azioni giudiziarie (TAR e Commissione Tributaria), ma che apre una finestra conoscitiva importantissima sul metodo utilizzato dall’Ente per distribuire oneri e spese tra le varie aree di attività.

Ora è molto più chiaro e trasparente il loro operato, la questione diventa numerica più che giuridica e come tutti sapete i numeri non mentono. Tanto per darvi un’idea abbiamo calcolato che i contributi del 2024 sono superiori a quelli che effettivamente dovremmo pagare almeno del 25%, come del resto lo sono stati quelli del 2021, del 2022 e del 2023.

Un altro risultato importante è stato l’ascolto da parte degli addetti alla rete idrica sulle problematiche relative a rotture ed interruzioni del servizio, come pure da parte degli addetti al catasto riguardo le autocertificazioni o per le rateazioni. Oggi le risposte sono immediate e se non risolutive almeno l’impegno ce lo stanno mettendo.

La corretta applicazione del piano di classifica nel modo in cui tutti i consorzî italiani virtuosi già fanno da anni è, invece, un risultato lontano anni luce dall’essere conseguito: ci vorranno anni, ma riusciremo anche in questo.

La politica dell’Ente, infine, più che deludente, nei fatti non esiste proprio, perché stanno replicando con il copia incolla la gestione commissariale e politica degli ultimi sette anni e questo non lo permetteremo.

Il Comitato potrà continuare le proprie azioni con maggiore efficacia se tutti voi farete uno sforzo per finanziare il settore delle azioni giudiziarie collettive, quelle la cui ricaduta è utile per tutti: vi chiediamo un CONTRIBUTO DI SOLI 5 EURO PER ETTARO, una somma inferiore a quella che pagate (due volte) per ricevere gli avvisi di pagamento, anche quando sono spediti via pec, una somma che per la stragrande maggioranza dei consorziati sarà di 10 / 15 euro, ma che costituiranno un segnale forte di adesione e sostegno alle iniziative che vi proporremo.

La prima è l’acquisizione di un parere legale qualificato per verificare se nella gestione contabile del Consorzio, sia quella attuale che quella pregressa, vi siano elementi che consentano di qualificare le anomalie contabili che abbiamo riscontrato in elementi rilevanti ai fini dell’esercizio dell’azione penale o di quella della magistratura contabile.

La seconda è incaricare un pool legale che predisponga e patrocini un ricorso tributario collettivo (o tanti ricorsi standard) presso la Commissione Tributaria (ora si chiama Corte di Giustizia Tributaria ed il nuovo nome ci dà fiducia) contro gli avvisi di pagamento che riceveremo per l’anno 2024.

Per chi vuole aderire chiediamo una mail a bonificasostenibile@gmail.com nei prossimi giorni, scrivendo “ho interesse a contribuire” in modo da poterci organizzare per la successiva raccolta fondi nella quale saranno rese note le modalità di versamento, i vincoli e le garanzie relative all’utilizzo delle somme raccolte.

In ogni caso l’impegno del comitato continua più deciso che mai, in tutte le direzioni, ed è per questo che vi chiediamo di unirvi a noi concretamente in questa battaglia di civiltà giuridica e fiscale.