
Oggi siamo tutti gravati da tasse ingiuste, chi più chi meno, ma il caso del Consorzio di Bonifica Centro è emblematico di una società allo sbando.
Aumenti del 140% dei contributi che vengono imposti con un colpo di bacchetta magica e che gravano per 4 milioni e mezzo di euro i contribuenti, penalizzati perché altri Enti, tipo Aca e Comune di Chieti, non pagano il dovuto.
I Contribuenti si ribellano, raccolgono 1300 firme, chiedono alla Regione di ripristinare la legalità, inascoltati ricorrono al TAR e questo annulla tutti gli aumenti.
Non passano due mesi che il Consorzio prende quegli aumenti e li rispalma su tutti i contribuenti, arrivano avvisi di pagamento triplicati rispetto al passato, i cittadini si riuniscono, 400 persone protestano in assemblea, scrivono in Regione e chiedono di essere ascoltati, chiedono aiuto ai Sindaci del Territorio.
Risposte? Zero.
La battaglia continua, ma Mario Battaglia non c’è più, il Commissario si dimette, ne viene nominato subito un altro, e l’amministrazione regionale e tutti i consiglieri benedicono il via alla “Operazione Nutella”, la rispalmatura dei contributi non dovuti su tutti.
Chi dobbiamo ringraziare?
Marco Marsilio, il Presidente della Regione. Una risoluzione all’unanimità del Consiglio Regionale del gennaio 2020 che richiamava le norme di legge violate per determinare i contributi di bonifica, 1300 firme di petizione di cittadini che lo richiamavano alle sue responsabilità, una sentenza del TAR che annullava 4,5 milioni di euro di aumenti ingiusti, e lui muto.
Emanuele Imprudente, l’Assessore all’agricoltura con la sua direzione Regionale: ha dato il via libera senza battere ciglio alla rispalmatura “Operazione Nutella” degli aumenti che il TAR aveva cancellato su tutti i contribuenti, gravandoli in un sol colpo dei contributi di tre anni.
L’intero Consiglio Regionale – di maggioranza ed opposizione uniti tutti appassionatamente – che nella III Commissione Agricoltura ha approvato questi aumenti illegittimi: chi alzando la mano, chi non interessato ma rappresentato per delega, chi uscendo dall’aula senza avere il coraggio di stampare un bel NO su quella delibera.
I politicanti di secondo livello che in vista delle prossime elezioni, cavalcando l’onda del dissenso, emettono qualche vagito di circostanza sulla stampa di fronte ad un Ente che si mette sotto i piedi una sentenza del Tribunale e le esigenze di imprenditori e cittadini.
Noi siamo il Comitato Bonifica Sostenibile, siamo tutti voi, combattenti e non ci fermeremo. Saremo di nuovo dinanzi i Tribunali, la Corte dei Conti e la magistratura penale, pur sapendo che la soluzione del problema è altrove.
Lo facciamo per chiamare a raccolta tutti voi, consorziati o no, agricoltori o artigiani, proprietari di case o semplici inquilini, in una parola voi Cittadini, perché facciate sentire all’unisono la vostra presenza e indignazione: se non oggi, prima o poi anche voi subirete le ingiustizie che sopportano oggi i consorziati, perché l’ingiustizia è contagiosa, dà la stura alla protervia del potere, a quel senso di impunità che penetra in tutti coloro che ricoprono un posto pubblico, fin quando non vengono mandati a casa dagli elettori o dalla magistratura.
E solo allora si risvegliano, stupiti, ancora a chiedersi ma ch’è successo?
La nostra battaglia è la vostra, non dimenticatelo, e dite a quei politici che oggi ci ignorano che sono giganti dai piedi d’argilla, senza il vostro consenso non sono nulla.